Un revival frizzante
2004
Avete presente quella sensazione che assale il vostro naso quando vi fate una botta di coca... cola, uno shot alla goccia del famoso liquido nero, specie quando è calda?
Come se vi stessero per uscire miliardi di bollicine dalle narici...
Come se vi prudesse la corteccia cerebrale...
L'album di debutto dei Futureheads tenta di ricreare quella sensazione di pruriginosa freschezza nelle vostre orecchie, e ci riesce pure. Nient'altro che revival di quelle robe dell'epoca post-punk assai simpatiche, nevrotiche e ballabili, tipo i Wire o i Gang of Four. Ecco qui si torna a ballare di gusto al ritmo di chitarra, basso e batteria con 15 pezzi brevissimi (pure una cover da Kate Bush) che entrano subito in testa e descrivono con frenetici cori a cappella la frenesia della moderna vita urbana. Senza mai prendersi troppo sul serio anche se l'estetica indie³ farebbe pensare il contrario (ma era pur sempre il 2004 e ancora non era troppo stereotipata). Un disco veramente sottovalutato, ignorato e dimenticato dai più, nonostante il bollino "best new music" che gli appioppò Pitchfork.
Recuperatelo e tirate una bella sniffata di bollicine.
Nessun commento:
Posta un commento