Screamo scremato
2012
Il problema principale dei dischi di band in cui il cantante cerca di imitare un orso scuoiato vivo è la loro monoliticità integralista: il loro attaccamento esagitato a stilemi un po' stantii, tutti derivati principalmente dall'emocore anni '90. Fortuna che ci sono i Loma Prieta che con il loro nome sismico e la loro copertina à la R.E.M. scuotono un po' le cose e ci propongono un ottimo disco che suona abbastanza nuovo per il genere. Innanzitutto dura poco più di una puntata di una sitcom ma nei suoi 24 minuti è pieno zeppo di suoni belli abrasivi e lontani dai clichés, al limite del grindcore: fischioni, scatarrate, chitarre suonate con la smerigliatrice ma anche belle melodie quasi oniriche, ariose, che per una musica soffocante come questa è una bella novità. Certo alla fine uno si chiede, al solito, "ma che cazzo ci avrà da urlare tanto questo qua?", domanda legittima anche perché mica si intendono bene le parole; ma il punto è proprio che uno alla fine, del disco dico, una volta tanto riesce ad arrivarci, e pure senza mal di testa: perché in musica si può esprimere un dolore lacerante anche senza necessariamente provocarlo.
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