Bewitched on the dancefloor
2010
Il sogno della generazione rave di fine anni '80 non poteva durare a lungo: la positività, la gioia multicolore, l'asessualità, l'empatia cerebrale con tutti gli esseri dell'universo erano solo illusioni create dai fumi dell'ecstasy. L'assuefazione non tardò ad arrivare. Quella che era una droga innovativa dagli effetti lisergici, che permetteva una "connessione fisica" con la musica, divenne ben presto un semplice eccitante. La musica si comportò di conseguenza.
I primi a rompere il sogno furono i 4hero con "Mr Kirk's Nightmare", traccia di proto-drum'n'bass nella quale si sente un ufficiale di polizia che parla con un tale Mr Kirk per comunicargli una notizia:
"Mr Kirk?"
"Yes"
"Do you have a son named Robert, Robert Kirk aged 17?"
"Yes"
"I'm sorry Mr Kirk, you better come down to the station house. Your son is dead"
"Dead, h-h-h-how??"
"He died of an overdose"
"Yes"
"Do you have a son named Robert, Robert Kirk aged 17?"
"Yes"
"I'm sorry Mr Kirk, you better come down to the station house. Your son is dead"
"Dead, h-h-h-how??"
"He died of an overdose"
Un immaginario cattivo, freddo e malato si era intrufolato nella dance culture e non ne sarebbe più uscito. Pensate ai Prodigy, allo speedcore, alla darkstep, al breakcore. La malvagità tira di brutto nel buio fumoso delle discoteche.
Negli ultimi anni al puzzle puzzolente della dance darkettona s'è aggiunto un nuovo tassello. Va bene cantare di cose meste, va bene ballare su urla di dolore riprocessate, ma perché non metterci anche un po' di fantasy occulto? Ecco quindi la witch house! No comment sul gioco di parole in questione ma ciò che ne è venuto fuori non è niente male. Leggendo wikipedia non è chiaro come nasca questo filone, però io fra i pionieri inserirei, a costo di apparire impopolare, un certo Gabry Ponte con la sua danza delle streghe... ahem.
Veniamo ai Salem: sono due maschietti e una tipetta dalla faccia simpatica, vengono dal Michigan, durante un'intervista a Rolling Stone offrirono una pasta all'intervistatore (che accettò di buon grado) e il loro primo ep si chiama "Yes I Smoke Crack". Allegria!
La loro witch house contiene i soliti riferimenti al gothic rock anni '80, una spolverinata di grime, dubstep etereo, cori femminili demoniaci e un bel po' di sboronate southern rap (quello con le voci grasse e maranza, qui rallentate per giunta). Il risultato è una botta di brani che vi faranno ballare come posseduti e un po' gelare il sangue e un po' fare la pipì addosso: perfetti per la vostra festa a tema "messa nera con sacrificio del neonato".
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P.S.: per la cronaca, il singolo "Asia" è featurato nella V stagione della serie Skins
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