Musica per bambini cattivi
1986
"Oh, ma che copertina simpatica!" pensai la prima volta che la vidi.
Brutta bestia l'apparenza. Perché dietro a questo disegno fumettoso che evoca non poco le armi ACME dei Looney Tunes (la band inizialmente aveva intenzione di inserirci Marvin il marziano ma dovette rinunciare per ovvi motivi di copyright) si nasconde un disco crudele, famelico e nichilista. Certo la sorpresa si smorza un po' se considerate che questa fu la prima band di quel nerd pazzoide di Steve Albini, uno che ha partorito anche altri mostri musicali come Rapeman e Shellac (band citata pure dal Truceklan!) e ha lavorato per gente come Nirvana, Neurosis e persino i nostrani Uzeda. È un disco di un cinismo sconcertante che concerne prima di tutto l'elemento sonoro, nonostante i testi non è che siano roba da Albero Azzurro. Perlomeno quando ero piccino io Dodò non mi pareva parlasse di pedofilia, distruzione e traumi post-Vietnam.
I Big Black hanno imparato bene la lezione dei Killing Joke estremizzandola in un industrial-punk fatto di drum-machine alienante e riff sferraglianti di chitarre che pare abbiano i fili dell'alta tensione al posto delle corde.
Un viaggio allucinante in un mondo che, nella visione Albiniana (inquietantemente non lontana da quella reale), puzza in modo insopportabile di un misto di trielina, odio e dolore. Vi farà vomitare bile mentre ballerete con lo stesso incedere e sentimento di un robot attorno a un mefitico falò di pneumatici.
Un buon disco, prima dell'esplosione di "Songs about fucking".
RispondiEliminaalbini = dio
RispondiEliminaMmm boh, io preferisco questo. A proposito di "songs about fucking" questa cosa http://www.freakenergy.ru/uploads/posts/2010-03/1269034453_kid606.jpg mi fa lollare hard.
RispondiEliminaStupenda :D.
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