Afro-art-pop-rock al profumo di salsedine
2009
Dirty Projectors, "proiettori sporchi", è un nome che evoca bui e polverosi magazzini di università. "Bitte Orca", invece, significa in tedesco "orca, per favore" e credo che al massimo possa far immaginare un sushi-bar di Amburgo.
Ma niente di tutto questo è quello che ha in mente questo simpatico ensemble sperimentatore newyorkese. "Bitte Orca" è un disco fatto di sabbia, sole, arbusti, dune, vento, acqua salata e crema protezione 40. Tutto il disco è come una lunga, placida e solitaria passeggiata lungo una spiaggia dove si vedono in lontananza degli aquiloni variopinti, splendenti come i suoi gorgheggi soul, i suoi tintinnii elettronici, i suoi chitarrismi africaneggianti intricati ma sempre al servizio della melodia e i suoi cambi di tempo pazzerelli. Un disco tecnicamente complesso eppure delicato e digeribile come latte di cocco. Ottimo per camminare senza sosta sul bagnasciuga e sentirsi allegri, ridacchiare, restituire il pallone a dei ragazzi con un calcio potente, saltellare, abbronzarsi, guardare un bambino sorridente che fa un castello di sabbia, inciampare sul suo castello, lasciare un bimbo piangente alle proprie spalle e continuare a zompettare con un sorriso tanto beota quanto irremovibile sulle labbra.
Compralo subito o downloadalo prima
Perfetto per il mare:).Benone :D.
RispondiElimina