domenica 14 ottobre 2012

The Divine Comedy - "A Short Album About Love"

Non conta la lunghezza, conta come lo usi

1997

 Negli anni '90 uno spettro si aggirava per la Gran Bretagna: era lo spettro del brit-rock. Ovvero s'era deciso che era ok far diventare delle superstar gente ultracoatta che magari un giorno aveva bigiato il lavoro in acciaieria per andarsi a comprare una chitarra (naturalmente dato che si tratta di britannici, quindi da Shakespeare in poi mediamente più stilosi dell'europeo medio, anche i loro tamarri son migliori dei nostri).
Tuttavia, per fortuna, non era tutto così: c'era anche una parte più altolocata e ricercata del brit-rock. E qui a tutti verranno in mente i Pulp di Jarvis Cocker, il quale era sorta di dandy proto-hipster. Un fico, invero, ma forse in un modo troppo esibizionista da "Ehi, guardami, sono fichissimo. Adorami!" o "Metto delle puppe sulla copertina del disco, ma delle puppe chiccose". Ai limiti del poserismo post-newromantico, insomma.
Poi, a un livello superiore, c'è Neil Hannon: lui sì un vero galantuomo, brit ma in modo elitario (dall'Irlanda del Nord), elegante e sfacciato al punto giusto da immolarsi alla poesia scegliendosi come moniker direttamente la dantesca Comedìa (perché qualcuno doveva pur farlo) nonché talmente raffinato da pubblicare un concept album sul gioco del cricket.
"A Short Album About Love" è il suo quinto album ed è intitolato con grande onestà: sette canzoni d'amore per una durata di trenta minuti come si faceva nei dischi pop dei primi anni '60. Anni che in questo disco si ritrovano nello spirito, oltre che nella forma, grazie a un baroque pop soave ma dolorosamente agrodolce di scuola tipicamente bacharachiana. L'amore cantato da Hannon (a volte con inflessioni quasi tenorili) è sempre visto da una certa distanza, quasi incolmabile ma la brama per esso non può cessare poiché la calda idea del suo raggiungimento ci tiene vivi.
Ma, ovviamente, non immaginatevi di vedere uno come lui piangere in pubblico: al massimo se sarete voi a piangere, in un attimo vi porgerà il suo fazzoletto di seta ricamata prima che la prima lacrima possa toccare il suolo.


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