"When there's nothing left to burn, you have to set yourself on fire"
2004
I canadesi Stars sono la mia band del cuore, né più né meno. Amo questo disco. Li sgamai per caso e con questa copertina sensuale mi affascinarono subito (sarà che ero giovine e magari all'epoca pensai "Wow: tette!") tanto da farmi decidere di comprarli a scatola chiusa. Non l'avessi mai fatto. Gli Stars furono subito una bomba atomica nel cuore: il loro elettro-pop maestoso e romantico colpisce tutti i nervi scoperti dell'anima nello stesso momento con la sua alternanza voce femminile/voce maschile e le sue melodie delicate ma sempre d'effetto. E i testi, ah i testi! Sono così belli, teneri, potenti che anche se non sai una parola di inglese li capisci, ti entrano dentro; è il fottuto linguaggio universale dell'amore. "Set Yourself On Fire" è un disco sull'amore: quello disperato, quello allegro, quello passionale, quello travolgente, quello straziante, quello accecante, quello eterno e quello ormai esaurito. Per gli Stars, in fondo, la chiave di lettura dell'universo è tutta qui. L'amore è l'unica cosa per cui vale la pena vivere: se non c'è più amore da far bruciare, tanto vale bruciare noi stessi. Per fortuna, con brani tenerallegrissimi come "What I'm Trying to Say" o "The First Five Times", negli Stars la convinzione che ce ne sarà sempre un po' per tutti da bruciare è fortissima. Sfido chiunque ad ascoltare questo disco per poi riuscire ad affermare il contrario: con la gola impastata di lacrime da bambino è semplicemente impossibile pronunciare qualcosa di comprensibile.
la copertina però è brutta
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